Il prossimo autunno, quando vedrete le oche selvatiche puntare verso sud per l'inverno in formazione di volo a V, potrete riflettere su ciò che la scienza ha scoperto riguardo al motivo per cui volano in quel modo.
Quando ciascuno uccello sbatte le ali, crea una spinta dal basso verso l'alto per l'uccello subito dietro.
Volando in formazione a V, l'intero stormo aumenta l'autonomia di volo di almeno il 75% rispetto a un uccello che vola da solo.
Coloro che condividono una direzione comune arrivano dove vogliono andare più rapidamente e facilmente, perché viaggiano sulla spinta l'uno dell'altro.
Quando un'oca si stacca dalla formazione, avverte improvvisamente la resistenza aerodinamica nel cercare di volare da sola e rapidamente si rimette in formazione per valorizzare la potenza di sollevamento dell'oca davanti.
Le oche dietro gracidano per sostenere coloro che vanno avanti a mantenere la velocità.
Una parola di sostegno, coraggio, condivisione, detta nel momento giusto, aiuta, motiva, da forza e produce benefici.
Quando un'oca si ammala o viene ferita da un colpo di fucile o più semplicemente è in difficoltà ed esce dalla formazione, altre due oche ne escono insieme a lei e la seguono giù per prestare aiuto e protezione, rimangono con l'oca caduta finchè non è in grado di volare oppure finchè muore.
Soltanto allora si rilanciano, per raggiungere di nuovo il gruppo.
Se avremo il buon senso di un'oca, cresceremo insieme, coinvolgendo i nostri committenti e fornitori in formazione con noi, verso l'obbiettivo, in un volo interdisciplinare, divertente, appassionato, efficace, proficuo, ma soprattutto "emozionante".
Questo il senso di